COME CI PARLANO I CANI? LINGUAGGIO DELLO SCODINZOLIO E STUDI SULLA COMUNICAZIONE CANINA

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    linguaggio_scodinzolio

    Immagine: Lord Winsor della Domus Aventina ( Scott) - ©all rights reserved


    E’ dimostrata la relazione tra i movimenti della coda e gli stati emotivi. Se il cane vuole manifestare dominio, possesso della zona in cui si muove, sicurezza di sé, tiene la coda alta. Al contrario se ha un disagio, un malessere fisico, o vuole dimostrare sottomissione, generalmente la tiene bassa o fra le gambe.

    posizioni_coda_cane



    Scritto da Andrea Beggi

    Angelo Quaranta, fisiologo veterinario presso l’università di Bari, ci illustra una curiosa ricerca italiana sui cani e la comunicazione tramite lo scodinzolio.

    In pratica si è dimostrata una relazione tra i movimenti della coda e gli stati emotivi. Intanto esiste sicuramente un “linguaggio” dei cani: essi comunicano con l’uomo tramite vocalizzazioni, segnali e gesti, il che implica una fase antecedente di apprendimento e comprensione del linguaggio dell’uomo, prima di potersi esprimere; l’espressione è il livello successivo. Alcuni cani arrivano a capire più di cento diverse parole, un discreto vocabolario; sempre in termini relativi, naturalmente: un bimbo di 2 anni capisce circa duemila parole. La capacità di imparare e di comprende anche dei gesti, che sono l’equivalente del linguaggio dei segni (stesse strutture nervose e aree cerebrali) è molto sfruttata nell’addestramento. I cani sono molto abili a rilevare le sfumature del linguaggio del corpo, molto più di quanto non lo sia l’uomo; inoltre sono dotati di grande sensibilità; tutte queste doti tendono a farci considerare il cane un animale particolarmente intelligente.

    I cani emettono vocalizzazioni come abbai, latrati, guaiti, uggiolii, che variano a seconda dell’intensità della emozione: in generale i suoni bassi sono indice di aggressività, mentre quelli alti esprimono piacere e gioia. Anche la postura del corpo esprime qualcosa: in funzione della posizione di zampe, orecchie, corpo e coda, si possono rilevare socialità, allarme, dominazione, spavento, timore, sottomissione, invito al gioco. I cani modificano la postura in funzione della gerarchia sociale o dei propri stati emotivi. Si tratta di eventi riflessi automatici, che purtroppo a volte vengono sottovalutati: la maggior parte dei casi di aggressione sono preceduti da una serie di segnali non interpretati correttamente dalle persone. Prima di passare alle vie di fatto, c’è sempre una fase rituale in cui l’animale esprime il proprio disagio: cogliere questi messaggi è importante per evitare problemi. E’ uno dei motivi per i quali i bimbi sono spesso oggetto di aggressioni: sono meno capaci di decodificare il comportamento dell’animale.

    La coda in particolare è usata come uno stendardo per gli stati emotivi, per rappresentare i quali viene mossa con un angolo di escursione diverso da destra o da sinistra; esiste una asimmetria in relazione alle emozioni: a seconda dello stato emotivo la coda si muove in modo più marcato verso un lato o verso un altro. Per verificarlo è stata costruita una speciale “scatola” in cui il cane viene introdotto e filmato. Gli vengono poi mostrato oggetti o persone diversi, registrandone il comportamento. Un cane dominante, un gatto, del cibo, il proprietario, un estraneo, nulla: sono alcuni degli stimoli a cui il cane veniva sottoposto mentre se ne filmava il movimento della coda.

    In questo estratto Biagio D'Aniello, Professore di Zoologia dell' università Federico II di Napoli, parla delle evidenze emerse dai suoi studi sul mondo della comunicazione canina.
    La coda è una parte del corpo con un'altissima importanza comunicativa. Altezza, verso, rigidità, frequenza, velocità, morbidezza...sono tutti indicatori di specifici stati d'animo. Diversi ricercatori italiani hanno approfondito questo aspetto. Una coda morbida che scodinzola verso destra, esprimerà uno stato d'animo del cane positivo (gioia, contentezza, felicità...), al contrario una coda scodinzolante verso sinistra esprimerà uno stato d'animo negativo (tensione, preoccupazione, rabbia...). Ciò avviene poichè lo scodinzolio è soggetto alla decussazione, pertanto uno scodinzolio a destra solleciterà l'emisfero sinistro (che è quello deputato alle risposte sociali, riflessive, cognitive), al contrario lo scodinzolio a sinistra solleciterà l'emisfero destro (che è quello deputato alle risposte motivazionali conservative come attacco, fuga, reattività...)

    Emozioni laterali

    Emisfero-destro1

    La ricerca, destinata a fare luce sui processi di “lateralizzazione” – ovvero i movimenti del corpo legati all’attività dei due emisferi del cervello – è tutta italiana ed è stata portata a termine da Giorgio Vallortigara dell’Università di Trieste e da Angelo Quaranta e Marcello Siniscalchi dell'Università di Bari. Per interpretare il complesso linguaggio dello scodinzolio i ricercatori hanno preso a campione trenta cani di entrambi i sessi. Ai cani, collocati in piccoli box, sono stati presentati di fronte di volta in volta il proprio padrone, uno sconosciuto, un gatto e un cane dominante di grossa taglia. Ogni volta una telecamera riprendeva i movimenti della coda, attestandone la velocità di movimento e, soprattutto, l’orientamento. Risultato: quando vedevano il padrone i cani scodinzolavano verso destra, quando vedevano un estraneo muovevano la coda nella stessa direzione ma con minore intensità, mentre di fronte a un cane minaccioso il movimento era verso sinistra
    Dall’analisi delle registrazioni si è potuto capire che esiste una asimmetria del comportamento in relazione alle emozioni: c’è una lateralizzazione delle emozioni rispetto ai due emisferi cerebrali. In particolare si è osservato come il cane associ gli stimoli piacevoli ad una marcata tendenza a scodinzolare di più verso destra, mentre le situazioni di stress o ritenute pericolose sono caratterizzate da scodinzolio verso il lato sinistro del corpo.
    In pratica c’è una diversa attivazione degli emisferi: la parte sinistra specializzata in approccio ed emozioni positive, fa contrarre i muscoli a destra, mentre nel caso dello stimolo negativo, si attiva in prevalenza l’emisfero destro che controlla invece la parte sinistra del corpo.

    Questa lateralizzazione motoria è stata dimostrata anche in altri animali come pulcini (movimento degli occhi) e pesci di acqua dolce (occhi).

    Lo studio, tramite il calcolo dell’ampiezza e direzione dell’escursione della coda, permette di quantificare le emozioni, fornendo una stima del benessere del cane. La cosa buffa è che esistono anche cani mancini, che invertono completamente questa modalità di comunicazione, ed addirittura cani ambidestri. Non è chiaro se questi esemplari sono svantaggiati nei rapporti sociali con gli altri della propria specie, dato che sicuramente queste asimmetrie vengono colte benissimo tra simili; specialmente tra i cani che percepiscono meglio di noi i movimenti più rapidi.

    L’esperimento è stato condotto su circa 30 cani di razza, sesso e temperamento diversi e ha prodotto risultati statisticamente significativi.

    Le cose che Angelo Quaranta ha raccontato con garbo e ottima capacità divulgativa sono molto interessanti per dare una base scientifica a quello che qualunque proprietario di cane sa: quante volte avete sentito ripetere “Si fa capire benissimo, gli manca la parola.”? Ecco: adesso è anche dimostrato scientificamente!

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    In questa intervista Biagio D'Aniello, Professore di Zoologia dell' università Federico II di Napoli, parla delle evidenze emerse dai suoi studi sul mondo della comunicazione canina.
    Infatti i cani mostrano varie abilità che consentono loro di parlare con noi; imparano a leggere i nostri gesti, le nostre richieste verbali e sono in grado di capirci anche se usiamo input gestuali e verbali contemporanei e opposti.
    Non solo...odorano letteralmente le nostre emozioni. Grazie al loro straordinario fiuto, captano le molecole specifiche di ogni emozione che proviamo, manifestando una risposta emotiva.
    Il professore D'Aniello e la sua equipe, ha indagato anche sulle differenze comunicative dei cani di casa e quelli che purtroppo vivono da sempre in canile, e tra i due sessi, riscontrando delle evidenze significative.

    Video



    Fonti:

    1. Conoscere il Cavalier King

    2. Focus

    3. A Passo di Cane


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    Edited by criscott - 6/3/2022, 02:37
     
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