Allergie al pelo degli animali: come intervenire.

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    Admin - Cri, Scott, Francis, Harry

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    Allergia_al_pelo

    È innescata dall’esposizione ad alcune proteine (allergeni) prodotte dall’animale, rinvenibili soprattutto nella saliva, nel pelo (in particolare nel gatto), nelle scaglie di pelle morta e nell’urina.

    Le cause

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    Le allergie agli animali domestici sono mediate da un particolare tipo di anticorpi, le IgE. Il sistema immunitario le produce in seguito all’incontro con alcune proteine dell’animale (allergeni), erroneamente percepite come dannose. Dopo l’esposizione all’allergene, il sistema immunitario reagisce inducendo un processo infiammatorio, che si manifesta soprattutto con l’irritazione delle vie respiratorie.

    La reazione

    allergie

    Gli allergici al cane o al gatto presentano IgE specifiche contro particolari sostanze prodotte dall’animale. Tali anticorpi (1) si ancorano alla superficie di alcune cellule del sistema immunitario (mastociti tissutali e basofili circolanti, 2). Quando l’individuo è esposto all’animale, gli anticorpi specifici riconoscono le proteine allergeniche (3), si legano a esse e determinano la liberazione dei mediatori della reazione allergica, soprattutto istamina e leucotrieni (4).

    I sintomi

    L’allergia al cane o al gatto si manifesta soprattutto con rinocongiutivite; prurito a naso, palato e gola; starnuti ripetuti, ostruzione e secrezione nasale; prurito, arrossamento, lacrimazione e gonfiore agli occhi (congiuntivite allergica). Nei casi gravi può causare attacchi di asma; tosse secca; respiro corto e affannoso; respiro sibilante. Alcune persone possono manifestare anche sintomi cutanei, soprattutto eczema.

    La diagnosi

    Per una diagnosi certa dell’allergia è necessario fare i test allergologici cutanei, i cosiddetti prick test, e quelli sul sangue per la ricerca delle IgE specifiche. Grazie all’esecuzione di questi test, talvolta si scopre che a provocare l’allergia non è in realtà l’animale domestico, ma gli acari che si annidano nel suo pelo.

    Le cure


    Il primo passo sarebbe allontanare l’animale a cui si è allergici, ipotesi però quasi sempre esclusa dai proprietari e comunque poco efficace: alcuni allergeni, soprattutto del gatto, persistono nell’ambiente domestico per mesi, se non anni, dall’allontanamento dell’animale.

    Per contrastare l’allergia si può ricorrere a un trattamento farmacologico, basato soprattutto sull’uso di antistaminici, spray nasali a base di corticosteroidi e dei recenti spray contenenti sia lo steroide nasale sia l’antistaminico in un’unica formulazione.

    È possibile proporre anche l’immunoterapia, che ha lo scopo di indurre una desensibilizzazione graduale e costante attraverso la somministrazione di concentrazioni crescenti dell’allergene chiamato in causa.

    I consigli

    Se si è allergici al cane o al gatto e non si allontana l’animale, può essere utile prendere alcune precauzioni per ridurre l’esposizione agli allergeni:

    1) lavare spesso l’animale (ogni 1-2 settimane) e lavarsi le mani dopo essere entrati in contatto con l’animale;

    2) evitare che il cucciolo frequenti la camera da letto;

    3) passare spesso i rotoli adesivi sugli abiti per togliere i peli (non spazzolare i vestiti);

    4) eliminare tappeti, tende, cuscinoni e più in generale gli oggetti che con più facilità «catturano» polvere e peli dell’animale (giochi di pezza, peluche);

    5) pulire spesso la casa, preferendo aspirapolveri ad acqua o dotate di microfiltri particolari (Hepa), in grado di trattenere anche le particelle più piccole;

    Filtro Hepa per aspirapolvere e scopa elettrica
    https://lindhausdealer.it/filtro-hepa-per-allergie/

    6) se occorre trasportare il cucciolo in automobile, coprire i sedili con un materiale lavabile.

    Fonte Il Corriere della Sera

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    Trattamento in fase acuta e recupero della tolleranza

    Se si è allergici al pelo degli animali si può intervenire in acuto utilizzando tutti i più comuni rimedi antiallergici.

    Oltre al trattamento di fase acuta è possibile intervenire per stimolare il recupero della tolleranza nei confronti del pelo degli animali con l’Immuno Terapia Specifica ( ITS)
    Dopo l'effettuazione di test specifici per l'identificazione esatta dell'allergene a cui si è allergici è possibile utilizzare un vaccino sublinguale ( SLIT ) o un vaccino per via sottocutanea ( SCIT )

    L’IMMUNOTERAPIA SPECIFICA (ITS)

    Le vie principali di somministrazione per l’immunoterapia specifica sono due: sublinguale e sottocutanea.

    ITS Sublinguale (SLIT)

    Nella sublingual immunotherapy (SLIT), l’allergene viene trattenuto per un breve periodo (1-2 minuti) sotto la lingua e poi deglutito. Se con tale trattamento (di solito quotidiano) si evitano le iniezioni, per contro, per essere efficace, il paziente deve ricordarsi di assumere il vaccino tutti i giorni e questo richiede l'aderenza del paziente alla terapia.
    La SLIT è ottimamente tollerata e pertanto, dopo un iniziale trattamento in ambulatorio, può essere continuata a casa. Questo tipo di terapia rappresenta una valida opzione per i pazienti che hanno paura delle iniezioni, per i bambini e per le persone che, a causa del lavoro o delle condizioni di vita, hanno difficoltà ad effettuare regolarmente l'iniezione presso l’ambulatorio del medico.

    ITS Sottocutanea (SCIT)

    Nella subcutaneous immunotherapy (SCIT), gli allergeni vengono iniettati nel tessuto sottocute (solitamente a livello del braccio) ogni 7-14 giorni in dosi crescenti fino al raggiungimento della dose massima tollerata, che può variare a seconda del preparato e della sensibilità del paziente stesso. Con i preparati iniettabili tradizionali, il paziente deve recarsi mensilmente dal medico per l’iniezione, mentre con alcune immunoterapie più recenti sono sufficienti poche iniezioni (ad es. 4 somministrazioni annuali pre-stagionali) per ottenere un miglioramento dei disturbi in oltre il 90% dei pazienti, a fronte di un elevato profilo di sicurezza e adesione alla terapia.
    Questi schemi terapeutici ottimizzati dal punto di vista temporale sono resi possibili, tra l’altro, dall’utilizzo di allergoidi (allergeni modificati e ottimizzati nella struttura) e di adiuvanti, sostanze che migliorano l’efficacia dell'immunoterapia. In modo particolare questi ultimi garantiscono un’elevata efficacia della terapia con massima comodità d’uso per medico e paziente.

    L'immunoterapia specifica sia sublinguale, sia sottocutanea, raramente provocano effetti collaterali, come ad esempio lievi sintomi dovuti a reazioni locali nel sito di somministrazione (ad es. prurito nel punto di iniezione, formicolio in bocca). In tal caso lo specialista consiglierà eventuali aggiustamenti della dose da somministrare.

    Sia nel caso della SLIT che della SCIT, il ciclo di trattamento solitamente dura dai 3 ai 5 anni complessivi, che sono necessari affinché il beneficio clinico ottenuto possa mantenersi anche dopo la sospensione del trattamento.

    Fonte www.allergytherapeutics.it/


    Anche se si è allergici, con qualche sacrificio, si può continuare a stare insieme.

    Diffondete per evitare rinunce e abbandoni.


    Edited by criscott - 4/3/2022, 01:44
     
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